Il progetto di un’auto senza patente di Google Cars iniziato nel 2009 potrebbe diventare realtà molto prima di quanto pensiamo.
La stima temporale del signor Chris Urmson, capo del progetto Google, è prevista addirittura entro il 2020 e afferma “Mia figlia ha 12 anni e credo fermamente che potrà guidare un’auto senza patente per tutta la vita”, e ricordiamoci che in America la patente arriva a 16 anni.
In realtà un po’ di strada le Google Cars l’hanno già percorsa, per la precisione 1,5 milioni di miglia, circolando, in via sperimentale, in quattro città americane, Austin, Mountain View, Phoenix e Kirkland. Hanno anche avuto qualche sinistro, di cui solo uno degno di nota avvenuto il 14 febbraio 2016 per colpa dell’auto senza pilota, in cui per evitare dei sacchi di sabbia lungo la strada ha urtato un bus. Niente danni, né feriti, ma una sola questione da risolvere: la responsabilità legale in casi del genere.
Il sistema si compone di:
Per passare dalla guida manuale alla guida automatica è sufficiente premere un pulsante posto sul volante. Lo stesso vale anche per il passaggio contrario, che può avvenire attraverso lo stesso pulsante, oppure prendendo le redini del volante, o ancora premendo il pedale del freno o quello dell’acceleratore.
Se l’America viaggia sul fronte tecnologico, è il caso di dire che l’Italia non rimane a guardare.
È di Fiat Chrysler, infatti, l’esclusiva di rendere concreto il progetto Google Car per la guida dell’auto senza patente. L’accordo, datato 3 maggio 2016, porta le firme di Sergio Marchionne, manager del marchio italiano e attuale A.D. anche della scuderia di Maranello, e John Krafcik, CEO di Google Car.
La casata automobilistica di Torino fornirà alla sede di Mountain View 100 Chrysler modello “Pacifica”, presentato al salone di Detroit, su cui saranno realizzate le selfdriving car firmate Google.
L’obiettivo di questo progetto rivoluzionario è la sicurezza stradale.
Studi statistici segnano una percentuale del 94% di incidenti stradali causati da un errore umano, e portano ad 1.200.000 le vittime che ogni anno perdono la vita sull’asfalto. Far guidare un computer dal fine sistema di precisione quale sarà quello insegnato da Google, non passibile di colpi di sonno o stati di ebbrezza, potrebbe essere la soluzione per avere strade più sicure?